Hai sentito parlare molto della Dieta Mima Digiuno e gli effetti positivi sulla salute, ma non sai da dove incominciare. In questo articolo vediamo la Dieta Mima Digiuno: cos'è, come funziona, cosa mangiare, schema dei 5 giorni senza kit e con kit.
Indice
Cos'è la dieta mima digiuno
Cos'è la dieta mima digiuno? La dieta mima digiuno è una variante del digiuno intermittente ideata dal dottor Valter Longo ed è un regime alimentare su base prevalentemente vegetariana in cui per cinque giorni in un mese per due o tre volte all’anno si esegue una dieta fortemente ipocalorica e ipoproteica.
Il primo giorno 1100 kcal e i rimanenti quattro giorni 800 kcal per poi ritornare all’alimentazione regolare.
Il razionale di questo metodo deriva dagli studi del dr Valter Longo sulla sindrome di Laron e sulle popolazioni longeve del mondo. Questa sindrome porta geneticamente una deprivazione dei recettori dell'ormone somatotropo dunque dell'ormone della crescita. I pazienti affetti da sindrome di Laron hanno un’aspettativa di vita molto alta oltre gli 80 anni, nonostante uno stile di vita e alimentare irregolare in cui si fa uso anche di tabagismo e alcol.
Gli altri studi sulle popolazioni longeve della Sardegna, Loma Linda negli Stati Uniti e Okinawa nel Giappone hanno una caratteristica in comune che è quella di adottare uno stile alimentare ipocalorico e vegetariano durante tutto l'arco della vita, fatto prevalentemente di legumi oltre ad avere una costante e moderata attività fisica e mettere al centro della loro vita la famiglia, i rapporti sociali e l'impegno sociale.
Il dottor Valter Longo ha voluto mimare questa tipologia di esperienza delle popolazioni longeve creando un metodo che mima il digiuno.
I suoi primi studi furono effettuati sui topi dove dimostrò che la sua dieta mima digiuno aveva un effetto antitumorale e una riduzione del 50% dei tumori, dimagrimento con una riduzione ponderale di 2 kg soprattutto di grasso viscerale e una riduzione dei fattori di crescita in particolare dei fattori di crescita tumorali. Successivamente i topi tendevano a recuperare i fattori di rischio precedenti quando riprendevano la dieta abituale e i valori tendevano a normalizzarsi tuttavia dopo almeno tre cicli di dieta mima digiuno i parametri risultavano mediamente più bassi rispetto al normale, dimostrando un effetto a lungo termine della dieta mima digiuno.
Reduce dagli ottimi risultati sui topi Valter Longo iniziò la sperimentazione nel 2015 sull’uomo su 19 adulti sani dimostrando che la dieta minima digiuno aveva gli stessi effetti positivi attenuti sui topi: riduzione dei livelli di glicemia, riduzione dei livelli circolanti dei fattori di crescita di circa il 15%, riduzione del peso corporeo e la riduzione dei marker infiammatori, oltre che un’ottima aderenza alla dieta senza effetti collaterali.
La sperimentazione, dunque, fu allargata a 100 soggetti sani confermando i suoi risultati. Gli effetti positivi erano mantenuti anche a distanza di tre mesi dal termine dello studio in una buona percentuale dei soggetti.
Il razionale di questa dieta è quello di provocare una carenza di proteine e zuccheri e calorie nell’organismo a tal punto che il corpo utilizzi come risorse energetiche alternative al glucosio i corpi chetonici che derivano dal metabolismo degli acidi grassi. In questo modo viene sottratto il carburante alle cellule tumorali per la loro proliferazione.
Come funziona la dieta mima digiuno
Prima di addentrarci in un esempio di menu dieta mima digiuno, vediamo di capire come funziona la dieta mima digiuno.
Di solito una dieta minimo digiuno è strutturata in questo modo:
- il primo giorno sarà una dieta da 1100 kcal poi gli altri quattro giorni da 800 kcal
- Il primo giorno 500 kcal derivano da carboidrati complessi, 500 kcal da grassi sani come olio extravergine di oliva e frutta secca, 100 kcal da proteine vegetali come ad esempio legumi. Si assume acqua a volontà, integratori di omega-3 e omega-6 e un multivitaminico.
- dal secondo giorno al quinto giorno si assumono 400 kcal da carboidrati complessi e 400 kcal da grassi sani come olio extravergine di oliva e frutta secca, 100 kcal da proteine vegetali, acqua a volontà, integratori di omega-3 e omega-6 e un multivitaminico.
Dieta mima digiuno menu consigliato
Ora che sai la dieta mima digiuno come funziona, bisogna capire cosa mangiare nella dieta mima digiuno.
Bisogna adottare una dieta vegana aggiungendo il pesce tre pasti a settimana perché contiene omega-3, senza carne, derivati del latte e uova riducendo al minimo i grassi saturi presenti nelle carni trasformate e gli zuccheri presenti nelle bibite gassate e succhi di frutta.
Nella dieta vengono consumati legumi come fonte di proteine in quantità relativamente alte di carboidrati complessi come farro, orzo, riso, pasta con aggiunta di olio extravergine d'oliva e un pugno di noci, mandorle e nocciole che contengono omega-3 di origine vegetale.
I pasti vengono assunti in un arco di 12 ore al giorno e l’ultimo pasto deve essere assunto tre ore prima di andare a dormire.
La dieta ha un apporto proteico 0,8 grammi ogni chilogrammo di peso corporeo fino ai 65 anni. Dopo i 65 anni viene aumentato il consumo di proteine in quanto c’è una perdita sostanziale di massa magra se si eseguono diete fortemente ipocaloriche.
Questo è un esempio di dieta mima digiuno senza kit.
Dieta mima digiuno senza kit: schema dei 5 giorni
Abbiamo visto nelle righe precedenti un esempio di dieta mima digiuno senza kit. Qui di seguito ti mostro due immagini di esempio di schema di 5 giorni della dieta mima digiuno.
Dieta mima digiuno menu del primo giorno
Dieta mima digiuno menu dal secondo al quinto giorno
Dieta mima digiuno come farla e alcune precisazioni
Vanno fatte alcune precisazioni riguardo al metodo mima digiuno.
Da studi effettuati sui Fulani, una etnia nomade dell'africa occidentale si è visto che non è la quantità di proteine animali e grassi saturi assunti durante l'alimentazione giornaliera ma è la dieta povera di calorie a dare un beneficio metabolico.
Infatti, i Fulani nonostante facciano una dieta ricca di proteine animali e grassi saturi, hanno un basso rischio di malattie cardiovascolari. Pertanto, resta il concetto che per prevenire malattie metaboliche e tumorali è centrale il ruolo delle calorie e dell’attività fisica.
Inoltre, il concetto chiave è che un aumento dei fattori di crescita e dell’ormone della crescita GH non è strettamente legato a patologie tumorali. Il GH è un ormone importante per la crescita muscolare e per lo sviluppo dei bambini e dei giovani, pertanto non è sicuramente un ormone negativo per la salute. Quello che è certo invece è la forte correlazione tra tumori e alimentazione ricca di carni trasformate come gli insaccati, wurstel ecc.
Pertanto, sono sicuramente le carni animali conservate, salate, trasformate, essiccate, fermentate e affumicate che probabilmente aumentano il rischio di tumore. Numerosi approfondimenti debbono essere ancora fatti nei successivi studi scientifici per una maggiore chiarezza sulla correlazione tra stile alimentare e longevità.
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Autore
Dr. Roberto Uliano
Sono consulente e scrittore nel campo delle scienze dell'alimentazione presso diverse testate giornalistiche come viveresaniebelli, silhoutte. Nel 2015 sono stato consulente della testata "Bimbi a tavola", rivista di educazione alimentare per i bambini. Sono docente dal 2011 di nutrizione applicata presso la Scuola di Nutrizione Salernitana. Il mio obiettivo è quello di insegnare la nutrizione in pratica.
Opero da anni nel campo dell'obesità, dello sport e di numerose patologie correlate all'alimentazione.
Approfondimenti scientifici sulla dieta mima digiuno:
- Ageing Res Rev. 2017 Oct; 39: 46–58. Impact of intermittent fasting on health and disease processes Mark P. Mattson, Valter D. Longo,and Michelle Harvie
- N Engl J Med 2019; 381:2541-2551 Effects of Intermittent Fasting on Health, Aging, and Disease de Cabo, Ph.D., and Mark P. Mattson, Ph.D.
- Lancet Oncol. 2017 Apr;18(4):431 Fasting: starving cancer. Cathcart P, Craddock C, Stebbing J.
Video sulla dieta mima digiuno
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