In questo articolo parleremo di una dieta per reflusso gastroesofageo, quel disturbo che affligge molte persone e che - probabilmente- affligge anche te, o comunque pensi di esserne affetto.
Ieri hai mangiato un pezzettino di cioccolata e dopo qualche minuto hai sentito un forte bruciore allo stomaco che arrivava fino alla gola. Dopo una visita accurata il tuo gastroenterologo ti diagnostica un reflusso gastroesofageo (o reflusso gastrico).
A questo punto potresti chiederti: cosa mangiare se soffri di reflusso gastroesofageo? Quali cibi evitare per chi come te soffre di reflusso gastrico?
Vediamo in dettaglio questa patologia, cos'è e come curare il reflusso gatsroesofageo con la dieta e l'alimentazione.
Indice
Come riconoscere il reflusso gastroesofageo?
I sintomi del reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo o reflusso gastrico, chiamato anche malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), è una condizione patologica che si manifesta quando il materiale gastrico, prevalentemente acido, refluisce in esofago. I sintomi tipici che lo caratterizzano sono:
- pirosi: una sensazione di bruciore retrosternale con irradiazione fino alla gola
- rigurgito: percepito come percezione di acido in bocca determinato dalla risalita del contenuto gastrico nell'esofago o nel cavo orale
In diversi casi il reflusso gastroesofageo può manifestarsi con sintomi atipici, quali tosse cronica, raucedine,l'asma ed erosioni dentali.
La diagnosi di reflusso gastroesofageo avviene in base ai seguenti criteri:
- sindromi esofagee caratterizzate da sintomi che interessano solo l'esofago in presenza o in assenza di lesioni esofagee
- sindromi extraesofagee, con sintomi a carico dell'apparato respiratorio in quanto il materiale refluito irrita la mucosa respiratoria
Circa il 20% della popolazione mondiale soffre di pirosi giornaliera.
Le cause del reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è uno squilibrio tra i meccanismi difensivi della mucosa esofagea e la barriera antireflusso. Le cause più comuni sono:
- Incontinenza dello sfintere esofageo (SEI): è una barriera posta alla fine dell'esofago che permette di far passare il cibo in modo unidirezionale dall'esofago allo stomaco e non viceversa. Nell'incontinenza dello sfintere esofageo questa barriera non svolge la sua funzione e permette il ritorno del materiale dello stomaco verso l'esofago
- Rilasciamenti transitori dello sfintere esofageo inferiore: non è una versa e propria incontinenza come visto prima, ma in alcuni casi ci sono dei reflussi transitori verso l'esofago transitori
- Ritardo del riassorbimento dell'acido: in questo caso alcuni pazienti hanno un ritardo della rimozione degli alimenti con conseguente aumento del tempo di contatto tra acido e mucosa
- Ernia jatale: dipende dal passaggio di parte dello stomaco nel torace ed è generalmente associata a reflusso acido da incontinenza dello sfintere esofageo inferiore.
Per quanto riguarda la correlazione tra reflusso gastrico e stile di vita, ci sono diverse condizioni che favoriscono l'insorgenza del reflusso gastroesofageo:
- Fumo di sigaretta: alcuni fumatori hanno una incidenza maggiore del reflusso gastroesofageo e la severità del sintomo è in base al numero di anni del tabagismo. La causa è dovuta al fatto che il fumo di sigaretta riduce il tono dello sfintere esofageo ed inoltre riduce la secrezione salivare che neutralizza gli acidi
- Bevande alcoliche: il reflusso gastroesofageo in alcuni pazienti viene accentuato dall'assunzione di bevande alcoliche in quanto l'alcol ha un effetto tossico diretto sulla mucosa esofagea e stimola la secrezione acida a livello gastrico.
- Esercizio fisico: sembra che alcuni sport di resistenza come la corsa e il ciclismo a livello agonistico favoriscono in alcuni pazienti l'insorgenza dei sintomi in quanto aumento la tensione addominale. D'altro canto invece l'attività fisica moderata previene invece l'insorgenza del reflusso oltre che prevenire l'aumento di peso che è fra le prime cause del reflusso gastroesofageo
- Elevazione della testiera del letto: numerosi studi hanno dimostrato come l'elevazione della testiera del letto permette di ridurre l'esposizione esofagea agli acidi e migliora il tempo medio di reflussi. La testa e il tronco devono essere sollevati di 30 gradi. Inoltre il paziente devono coricarsi sul fianco sinistro e non destro, perchè dal lato destro aumento il tempo di reflusso prolungato
- Obesità: c'è una forte correlazione fra obesità e reflusso gastroesofageo in quanto la circonferenza addominale aumenta la pressione intraddominale, la pressione intragastrica e riduzione della motilità esofagea. La riduzione del peso corporeo riduce significativamente i sintomi del reflusso
Reflusso gastroesofageo dieta e alimentazione consigliata
Cibi da evitare per reflusso gastroesofageo
Sebbene i medici discutano ancora su quali alimenti causino effettivamente sintomi di reflusso gastrico, e quali sono i cibi da evitare per il reflusso gastroesofageo, è stato dimostrato che alcuni alimenti causano problemi a molte persone.
Per controllare i sintomi, potresti iniziare eliminando i seguenti alimenti dalla tua dieta:
- Cibi piccanti: i cibi piccanti ma anche le spezie come pepe, curcuma provocano una azione irritativa diretta che porta ad una infiammazione della mucosa esofagea e portano ad una transitoria incontinenza dello sfintere esofageo. Il limite da assumere per questi cibi è molto personale in base alla sensibilità personale
- Caffeina: a riguardo ci sono studi controversi e sembra che nella maggior parte dei casi non sia implicato nell'insorgenza del reflusso. La diversa sensibilità è dovuta alle differenze di metabolizzazione della caffeina fra uomo e donna
- Cioccolato, Menta e Bevande gassate: la cioccolata o la menta e le bibite gassate possono esacerbare il reflusso diminuendo il tono dello sfintere
- Cibi ad alto contenuti di grassi: Alcuni pazienti posso aggravare questo problema con l'assunzione di cibi particolarmente elaborati o ricchi di lattosio
Esempio di dieta per Reflusso gastroesofageo
Vediamo ora un esempio di ricette che possono aiutarti nella tua dieta antireflusso.
L’alimentazione consigliata pe reflusso gastroesofageo prevede di consumare pasti piccoli e frequenti (5 o 6 piccoli pasti) che sono da preferire ai tradizionali 3 pasti di grande volume. È consigliabile assumere carne tritata, sformati e alimenti di facile digeribilità.
INSALATONA DI RISO VENERE SALMONE E AVOCADO
TEMPO: 35 min. DIFFICOLTA’: facile PORZIONI: 4 persone
INGREDIENTI
- 450 g riso venere
- 300 g salmone affumicato
- 1 avocado
- 200 g pomodorini
- 80 g olive taggiasche denocciolate
- basilico q.b.
- 5 noci
- succo limone q.b.
- sale e pepe q.b.
PROCEDIMENTO
- In una pentola con acqua salata fate cuocere il riso per circa 40 min.
- Lavate i pomodorini e tagliateli a metà, tagliate a listarelle il salmone, sbucciate e tagliate a pezzi anche l’avocado, tritate in modo grossolano le noci
- Una volta scolato il riso mettetelo in una boule capiente, aggiungete i pomodorini, il basilico, le noci, il salmone, l’avocado. Aggiustate di sale e pepe e servite l’insalatona con una spruzzata di succo di limone!
SEPPIOLINE CON PISELLI
TEMPO: 40 min. DIFFICOLTA’: facile PORZIONI: 4 persone
INGREDIENTI
- 250 g seppioline
- 2 spicchi d’aglio
- 400 g pisellini
- 100 g polpa di pomodori pelati
- 1 cipolla
- prezzemolo q.b.
- ½ bicchiere di vino bianco secco
- sale e pepe q.b.
PROCEDIMENTO
- Tagliate a julienne la cipolla e fatela rosolare in padella con lo spicchio d’aglio; aggiungete le seppioline precedentemente pulite, quindi eliminate le interiora e la sacca che contiene il nero, fate rosolare 3 min. circa a fiamma viva e sfumate con il vino
- Aggiungete i piselli e i pomodori sminuzzati, abbassate la fiamma, aggiustate di sale e pepe e fate cuocere con coperchio per circa 20 min.
- Quasi a fine cottura togliete il coperchio per far restringere il sughetto, spolverate con prezzemolo tritato e servite!
Consiglio:
Le seppioline in umido sono ottime anche in bianco senza pomodoro! Se avete delle seppie grandi basterà tagliarle a fettine!
MINESTRA DI ORZO E MERLUZZO
TEMPO: 45 min. DIFFICOLTA’: facile PORZIONI: 2 persone
INGREDIENTI
- 300 g orzo
- 250 g filetto di merluzzo
- 150 g pomodorini pachino
- 2 cipollotti
- 1 carota
- 1 gambo di sedano
- 1 spicchio d’aglio
- peperoncino q.b.
- scorza di limone q.b.
- capperi q.b.
- prezzemolo q.b.
- sale e pepe q.b.
PROCEDIMENTO
- Preparate un brodo con i cipollotti, la carota ed il sedano a pezzi grandi
- In una padella fate rosolare in 3 cucchiai d’olio d’oliva lo spicchio d’aglio, i capperi, il peperoncino e i pachino tagliati a metà; aggiungete l’orzo e bagnatelo con il brodo, l’orzo cuoce circa 25 min.; 5 min. prima di spegnere il fuoco aggiungete il merluzzo tagliato a trancetti
- Aggiustate di sale e di pepe e servite il piatto caldissimo con una spolverata di prezzemolo tritato e scorza di limone grattugiata!
Consigli:
Potete sostituire il merluzzo con un altro pesce di vostro gradimento. La ricciola, come il merluzzo, è un pesce ricco di Omega 3 e si sposa benissimo con questa ricetta!
Reflusso gastroesofageo e rimedi naturali
Abbiamo visto un esempio di reflusso gastroesofageo dieta, con alcuni cibi consigliati ed alcuni alimenti da evitare per chi soffre di reflusso gastrico.
Ma esistono anche dei rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo. Nel dettaglio:
- Acido alginico: forma all'interno dello stomaco un gel galleggiante costruendo una barriera meccanica. Si trova in numerose preparazioni farmaceutiche
- Estratti di camomilla, Aloe, Liquirizia: sono antinfiammatori e cicatrizzanti
- Zenzero: è un antiinfiammatorio naturale e un cicatrizzante spesso usato in alternativa alla liquirizia
In conclusione, se vuoi migliorare i sintomi del reflusso gastroesofageo devi ricordarti di apportare alcuni accorgimenti sullo stile di vita ed eliminare alcuni alimenti dalla tua dieta. Se vuoi, puoi metterti in contatto con me per un consulto e per iniziare da subito il tuo percorso verso il benessere.
Autore
Dr. Roberto Uliano
Sono consulente e scrittore nel campo delle scienze dell'alimentazione presso diverse testate giornalistiche come viveresaniebelli, silhoutte. Nel 2015 sono stato consulente della testata "Bimbi a tavola", rivista di educazione alimentare per i bambini. Sono docente dal 2011 di nutrizione applicata presso la Scuola di Nutrizione Salernitana. Il mio obiettivo è quello di insegnare la nutrizione in pratica.
Opero da anni nel campo dell'obesità, dello sport e di numerose patologie correlate all'alimentazione.