Ovaio policistico dieta

Ovaio policistico dieta consigliata dal nutrizionista

In questo articolo voglio darti tutte le informazioni necessarie per fare una dieta per ovaio policistico.

A molte donne infatti viene diagnosticato un ovaio policistico, spesso a seguito di irregolarità del ciclo mestruale oppure dopo forti dolori premestruali. Un altro campanello d'allarme è quando cerchi di avere un bambino senza risultati. In questi casi non è raro che il ginecologo effettui una diagnosi di ovaio policistico.

Lo specialista, oltre a fornirti una cura per l'ovaio policistico, ti consiglierà senza dubbio di migliorare l'alimentazione: questo a causa di forti correlazioni tra l’ovaio policistico, la dieta e il sovrappeso e il metabolismo dell’insulina.

L’ovaio policistico infatti è tra le più comuni cause di infertilità fra le donne e di aborti spontanei nel primo trimestre di gravidanza e studi recenti indicano anche una associazione diretta con ipertensione gravidica e gestosi.

In un altro articolo ti ho già parlato di come aumentare la fertilità con la dieta. Oggi andiamo più nello specifico, e iniziamo quindi a parlare della dieta per ovaio policistico, ma prima approfondiamo questo problema.

Cos'è la sindrome dell'ovaio policistico (PCOS)?

Definizione della sindrome dell'ovaio policistico

La sindrome dell'ovaio policistico è il disordine endocrino più frequente nella popolazione femminile. Ha una estrema eterogenicità clinica e viene diagnosticata tramite i criteri di Rotterdam del 2013. Per avere una diagnosi di sindrome dell'ovaio policistico ci devono essere almeno due dei seguenti sintomi:

  • oligo-amenorrea (ritardo del ciclo) e/o anavulazione (assenza di ovulazione)
  • segni clinici e biochimici di iperandrogenismo (aumento degli ormoni maschili come il testosterone)
  • diagnosi ecografica di ovaie policistiche
  • esclusione di altre condizioni endocrine che possono simularne il quadro clinico

diagnosi di sindrome dell'ovaio policistico

Sintomi comuni dell'ovaio policistico

I disturbi endocrinologici più frequenti comprendono: irregolarità mestruali (80%) (oligomenorrea, amenorrea, metrorragie, infertilità); iperandrogenismo (60%) (irsutismo, acne, alopecia); obesità (50%) con segni di insulinoresistenza.

Nel lungo termine la sindrome dell'ovaio policistico può potare ad un rischio di sindrome metabolica di 3 volte superiore, rischio di diabete di tipo II dalla quarta decade di vita dal 20 al 40% in più, maggiore rischio di malattie cardiovascolari, maggiore rischio di iperplasia e adenocarcinoma endometriale.

dieta per ovaio policistico

La sindrome dell'ovaio policistico determina problemi clinici e sintomi complessi:

  • disturbi ovulatori e irregolarità mestruale: oligomenorrea 60%, polimenorrea 6%(anticipo delle mestruazioni), amenorrea 30%(assenza di mestruazioni)
  • segni clinici di iperandrogenismo: irsutismo 30-60% (aumento della peluria in determinate zone del corpo), acne-seborrea 40-60%, alopecia
  • alterazione della fertilità e sterilità (40-60%)
  • alterazioni metaboliche come sovrappeso e sindrome metabolica e insulino-resistenza (40-50%)
  • Implicazioni sulla salute differenti nelle diverse fasi della vita

Opzioni diagnostiche disponibili per la PCOS

Alla valutazione ecografica della sindrome dell'ovaio policistico si nota un aumento del volume dell'ovaio, con un aumento del numero dei follicoli che si dispongono sotto la corticale dell'ovaio (parte più esterna) a formare una corona di rosario e uno stroma ovarico più iperecogeno.

L'ovaio policistico è differente dall'ovaio multifollicolare in quanto ecograficamente le ovaie hanno un volume normale o di poco ingrandite, minore presenza di follicoli ingranditi e stroma normale.

valutazione ecografica della sindrome dell'ovaio policistico

Alla valutazione laboratoristica delle analisi del sangue della sindrome dell'ovaio policistico si nota:

  • Aumento del testosterone e diminuzione del SHBG (il 50% del testosterone viene direttamente prodotto dall'ovaio e dalle surrenali)
  • Aumento dell'Androstenedione prodotto prevalentemente dall'ovaio
  • Aumento della produzione di DHEAS e 17 isrossiprogesterone prevalentemente prodotti dalle surrenali.
  • Elevate concentrazioni di LH
  • Elevato rapporto LH/FSH
  • Iperinsulinemia e insulino-resistenza (diagnosticato tramite curva da carico e/o Indice di HOMA)
  • Disordini lipoproteici: aumento di LDL e Trigliceridi, diminuzione dell'HDL

Bisogna differenziare la Sindrome dell'ovaio policistico da altre patologie che possono portare gli stessi sintomi come l'iperplasia surrenalica congenita (aumento del volume delle surrenali), il morbo di Cushing (morbo dato dall'aumento di cortisolo), tumori androgeno secernenti.

Se quindi soffri di questi disturbi, il mio consiglio è recarti dal ginecologo che potrà effettuare una visita e una diagnosi precisa. Questa patologia è spesso correlata all'alimentazione, pertanto è possibile aiutarsi con una dieta per l'ovaio policistico specifica: nei paragrafi che seguono proverò a darti un esempio di dieta per ovaio policistico.

Ovaio policistico dieta e alimentazione consigliata

Ruolo della dieta nell'ovaio policistico

Vediamo ora di approfondire il legame tra ovaio policistico e dieta.

Il miglioramento dell'insulinoresistenza e della funzione riproduttiva può essere ottenuto attraverso una dieta per l'ovaio policistico volta a dimagrire o mantenere il peso corporeo.

alimentazione per ovaio policistico

Tale dieta ovaio policistico deve prevedere

  • una limitazione nel consumo di zuccheri e carboidrati preferendo quelli con minore indice glicemico
  • una colazione più calorica rispetto ad altri pasti
  • un aumento del consumo di pesce per un maggior apporto di omega3

Pertanto le caratteristiche dell’alimentazione devono essere:

  • Regime ipocalorico o normocalorico
  • Dieta a basso contenuto di carboidrati, con attenzione all'indice e al carico glicemico
  • Adeguato apporto proteico possibilmente ad ogni pasto
  • Adeguato apporto di grassi preferendo quelli omega3
  • Dieta antinfiammatoria

In caso di obesità e sovrappeso l’alimentazione deve essere strutturata per dimagrire e dunque ipocalorica.

Alimenti da evitare e consigliati per le donne con ovaio policistico

La prima cosa per far diminuire l'insulina è fare una dieta a basso carico di carboidrati. L'insulina infatti è direttamente proporzionale ai carboidrati del pasto. Questo significa che ad ogni pasto non devi assumere più di 60-80 gr di carboidrati in base al tuo peso corporeo.

Cerca di mangiare prodotti che abbiano un indice glicemico basso come legumi, pasta integrale al dante, farro, orzo facendo attenzione al colon irritabile. Il riso avendo un alto indice glicemico andrebbe sempre assunto con verdure insieme ad un piccolo secondo.

Diminuisci il latte e derivati che avendo un alto indice insulinemico stimolano eccessivamente l'insulina.

Le proteine sono importanti e devono essere comprese ad ogni pasto così da diminuire l’indice glicemico e dare un maggiore senso di sazietà.

Sono di fondamentale importanza gli abbinamenti fatti tra gli alimenti e le quantità di carboidrati per pasto

La dieta deve essere anche antinfiammatoria. Ci deve essere dunque un corretto bilancio tra omega6/omega3. Il rapporto ideale sarebbe di 1/3 parte di omega 3 e 2/3 di omega 6. La popolazione occidentale ha un rapporto di 1:10 o 1:15.

È più efficace diminuire gli omega6 piuttosto che insistere ad aumentare gli omega3 anche attraverso integratori spesso anche dannosi.

  • Gli Omega 3 si trovano nelle alghe, pesce di mare (soprattutto da oceani freddi); olio di semi di lino
  • Gli Omega 6 si trovano negli oli vegetali (mais, girasole, colza, soia, riso…) di cui la nostra alimentazione occidentale ne è ricchissima a cause del cibo spazzatura, nella frutta secca negli animali di allevamento intensivo

Il rapporto tra omega3 e omega6 è fondamentale per la produzione di eicosanoidi, molecole con la funzione di correggere l’eccesso di grassi nel sangue, ad azione antinfiammatoria. Si possono utilizzare anche alimenti con presenza di sostanze antinfiammatorie come: zenzero, curcuma, cannella, erbe aromatiche, liquirizia, menta, tè verde, frutti di bosco...

Esempio di dieta per ovaio policistico

La corretta alimentazione svolge un ruolo cruciale nella gestione della sindrome dell'ovaio policistico (PCOS). Seguire una dieta equilibrata e mirata può contribuire a ridurre i sintomi e migliorare la salute complessiva delle donne con PCOS. Di seguito viene presentato un esempio di dieta che può essere adattato alle esigenze individuali.

Descrizione di un piano alimentare equilibrato per le donne con PCOS

Per le donne con ovaio policistico, è consigliabile seguire una dieta che sia ricca di nutrienti e bassa nei carboidrati raffinati e negli zuccheri aggiunti. Ecco un esempio di piano alimentare giornaliero:

✅ Colazione:

  • Una porzione di cereali integrali, come avena o quinoa, accompagnati da frutta fresca.
  • Un uovo sodo o strapazzato per una fonte proteica.
  • Una tazza di tè verde o una tazza di caffè senza zucchero.

✅ Spuntino mattutino:

  • Una manciata di noci o mandorle.
  • Uno yogurt greco senza zucchero.

✅ Pranzo:

  • Una porzione di proteine magre, come pollo alla griglia o pesce, accompagnata da verdure a foglia verde, come spinaci o broccoli.
  • Una piccola porzione di carboidrati complessi, come riso integrale o patate dolci.

✅ Spuntino pomeridiano:

  • Una mela o una pera.
  • Un cucchiaio di burro di mandorle o di burro di arachidi naturale.

✅ Cena:

  • Una porzione di proteine magre, come pesce o tofu, accompagnata da verdure a basso contenuto di amido, come zucchine o cavolfiori.
  • Insalata mista con olio d'oliva e aceto di mele come condimento.

✅ Spuntino serale:

  • Un bicchiere di latte di mandorle non zuccherato.
  • Un piccolo pugno di semi di chia o semi di lino.

Suggerimenti per una corretta pianificazione dei pasti

Quando si pianifica la dieta per l'ovaio policistico, è importante tenere presente alcuni suggerimenti:

  • 🔵 Mantenere un adeguato apporto di proteine magre, come pollo, pesce, uova e tofu, per favorire la sensazione di sazietà e sostenere il metabolismo.
  • 🔵 Preferire i carboidrati complessi, come cereali integrali, verdure e legumi, che rilasciano energia in modo graduale e regolare.
  • 🔵 Limitare il consumo di zuccheri aggiunti e cibi ad alto indice glicemico, come dolci, bevande gassate e cibi fritti.
  • 🔵 Aumentare l'assunzione di frutta e verdura, che forniscono antiossidanti e fibre per promuovere una buona salute metabolica.
  • 🔵 Bere abbondante acqua per mantenere l'idratazione e favorire la regolazione ormonale.

Importanza dell'idratazione e dei supplementi alimentari

Oltre a seguire una dieta equilibrata, è essenziale mantenere un'adeguata idratazione bevendo acqua a sufficienza durante il giorno. L'idratazione corretta aiuta a migliorare il funzionamento degli organi, incluso l'equilibrio ormonale.

In alcuni casi, potrebbe essere utile consultare un professionista sanitario o un dietista per determinare se l'assunzione di specifici integratori alimentari possa essere benefica per la gestione della PCOS. Alcuni supplementi comunemente considerati includono omega-3, vitamina D, inositolo e cromo.

Seguire un piano alimentare equilibrato come questo può aiutare a migliorare i sintomi e favorire una migliore gestione della sindrome dell'ovaio policistico. Tuttavia, è importante tenere presente che ogni individuo è unico e potrebbe essere necessario personalizzare la dieta in base alle esigenze personali e alle raccomandazioni del medico o del dietista.

Questo è solo un esempio dieta ovaio policistico: se vuoi, sfruttando le informazioni che ti ho appena dato, puoi effettuare qualche variazione. Oppure puoi metterti in contatto con me per un consulto.

Cura della Sindrome dell'ovaio policistico

La cura della sindrome dell'ovaio policistico deve avere l'obiettivo di

  • Regolarizzare il ciclo
  • Ripristinare il meccanismo ovulatorio
  • Garantire proprietà contraccettiva a causa della irregolarità mestruale

cura della sindrome dell'ovaio policistico

La prima importante modifica è da ricercarsi nella modifica dello stile di vita.

Una perdita di peso del 5-10% del peso iniziale può ristabilire l'ovulazione, ristabilire la normale ciclicità mestruale, migliora il tasso di fertilità, riduce la concentrazione di androgeni e insulina.

Si può intervenire con estroprogestinici orali per regolarizzare in breve tempo il ciclo, ridurre acne ed irsutismo o eventualmente con antiandrogeni.

In caso di iperinsulinemia o insulinoresistenza si può associare la cura con farmaci insulinosensibilizzanti come metformina o tiazolidindioni.

E' possibile utilizzare anche integratori per la sindrome dell'ovaio policistico come l'inositolo.

Alimentazione per ovaio policistico: cosa fare se non riesci a dimagrire?

Spesso chi soffre di ovaio policistico ha una forte difficoltà a dimagrire o un rapido aumento di peso. Capita infatti di non riuscire a dimagrire nonostante la dieta. Il legame tra ovaio policistico e alimentazione richiede una riflessione in più.

La strategia più efficace per curare l’insulinoresistenza è la modifica della dieta insulinoresistenza e dello stile di vita. Un'attività fisica mista, di tipo aerobico e anaerobico permette di migliorare la sensibilità insulinica di muscoli e fegato determinando un netto miglioramento della sintomatologia.

Spesso nelle prime fasi di un percorso dietetico la perdita di peso è molto lenta a causa del forte squilibrio del metabolismo degli zuccheri e della forte infiammazione causata dalla resistenza insulinica. È importante dunque nelle prime fasi dare una scossa all’organismo affinché l’insulina scenda in modo efficace.

Per far ciò bisogna intervenire in acuto nelle prime fasi con diete speciali che permettano di migliorare il quadro clinico, tramite una dieta low carb e antinfiammatoria Tali approcci permettono di sollevare l’organismo dal pesante macigno della resistenza insulinica.

Una volta equilibrato il quadro clinico è possibile seguire una dieta mediterranea per stabilizzare i progressi.

I miei video sull'ovaio policistico dieta e fertilità

Mi sono già occupato in alcuni video e dirette Facebook del problema della fertilità, dell'ovaio policistico e della dieta: guarda i miei video qui in basso e ricorda che se ti occorre un nutrizionista per la fertilità a Napoli, Roma e Castellammare di Stabia, puoi fissare un appuntamento con me.

Approfondimenti: Polycystic Ovary Syndrome Renate K Meier

Articolo scritto in collaborazione con il Dr Ciardulli Andrea Ginecologo.

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Nutrizionista Napoli centro
Uliano Roberto

Autore

Dr. Roberto Uliano

Da 15 anni lavoro come nutrizionista nelle città di Napoli, Roma, Castellammare di Stabia.

Sono consulente e scrittore nel campo delle scienze dell'alimentazione presso diverse testate giornalistiche come viveresaniebelli, silhoutte. Nel 2015 sono stato consulente della testata "Bimbi a tavola", rivista di educazione alimentare per i bambini. Sono docente dal 2011 di nutrizione applicata presso la Scuola di Nutrizione Salernitana. Il mio obiettivo è quello di insegnare la nutrizione in pratica.

Opero da anni nel campo dell'obesità, dello sport e di numerose patologie correlate all'alimentazione.

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